I volti di Olivo Tappeti

Paolo De Luca

Un uomo tranquillo, dietro le quinte, o un vulcanico trasformista? Entrambe le cose, con equilibrio e garbo.
Il volto di oggi di Olivo Tappeti è quello rassicurante di Paolo De Luca, che si racconta svelando i lati nascosti della sua vita. Ovvero delle sue due (o forse tre) vite. Perché il poliedrico Paolo, che ha compiuto 45 anni da pochi giorni, è stato protagonista di cambiamenti davvero grandi. Quello più evidente, finché non approfondiamo il discorso, è nel lavoro in Olivo Tappeti. Entrato come magazziniere, circa nove anni fa, oggi fa parte del Centro Stile, dove si occupa prevalentemente dei social network, dei siti internet e degli allestimenti per le fiere. È proprio questa ultima attività la sua preferita. Allestire una fiera significa curare la progettazione di uno stand, la grafica, fino alla concreta costruzione dello stand. Un lavoro sfaccettato, che dà un risultato tangibile: trovarsi davanti all’opera compiuta è sempre, indubbiamente, molto appagante. 

La sua “prima vita” era fatta di un lavoro che assorbiva quasi tutta la sua giornata, feste comprese: con il fratello la mamma e il papà aveva aperto un ristorante, in Piemonte. Nei ritagli di tempo libero si dedicava a diversi sport (dallo sci alle immersioni subacquee, dalla corsa alla pallavolo, all’equitazione), e al modellismo, in particolare la costruzione di veicoli radiocomandati (con motore a scoppio). Molte passioni, ma niente passa davanti al suo amore per la Formula 1, che significa, inequivocabilmente, Ferrari. Pur essendo stato a Monza una sola volta, per via degli impegni di lavoro, la Ferrari gli ha reso anche un momento di notorietà quando, nel 2003, ha costruito un modellino in scala reale, interamente in legno. Dentro, un simulatore di guida, che rendeva l’esperienza di guida pressoché totale. Mancavano solo le ruote, e a questo pensò direttamente la ditta fornitrice della scuderia di Maranello, che gliele regalò. Il tutto valse a Paolo, assieme ad incredibili emozioni, anche un simpatico passaggio ad “Uno Mattina”, la trasmissione RAI condotta da Roberta Capua e Marco Franzelli, che gli dedica un servizio speciale.

Poi, undici anni fa, un amore che gli cambia la vita, il trasferimento in Veneto, la responsabilità di una famiglia che di recente si è allargata includendo Leonardo (il terzo figlio, che oggi ha 4 anni). Con loro ha festeggiato il compleanno, con un invito a sorpresa per una cena fuori. Il tempo spensierato degli hobby si è trasformato in tempo per la famiglia, ma le rinunce sono assolutamente bilanciate dalla stabilità degli affetti e dalla soddisfazione al lavoro. Come insegna Steve Jobs, Paolo unisce i puntini delle sue vite e impara ad apprezzare la sua dote principale: l’adattabilità. In una società fluida, come non si stancano di ripetere studiosi e guru, oggi questa è la prerogativa fondamentale, nel lavoro e nella vita.