I volti di Olivo Tappeti

Alice Mengatto

Al centro stile, dietro il Mac, c’è la “regina delle crostate”, che si ispira all’arte (ma anche alla buona tavola) per inventare i tappeti di domani. La sua storia inizia da un giorno di scuola mancato, anche se per un valido motivo, e dal coraggio di osare.

E’ un mondo a  colori, quello di Alice, nel quale lei passa leggera lasciando dietro di sé un’allegra risata. Al centro stile di Olivo Tappeti è arrivata a pieni voti, letteralmente, perché il primo contatto con l’azienda risale proprio ai tempi della scuola. Tempi non lontani, dato che Alice si è diplomata al Liceo Artistico “Michele Fanoli” di Cittadella  2017. Quell’anno l’azienda aveva lanciato un concorso per i giovani artisti, chiedendo di disegnare un tappeto di lusso. Alice aveva dato briglia sciolta alla sua creatività, scegliendo un soggetto astratto, ispirato alle geometrie di Escher, e alcune tonalità di colore che le piacevano: grigio, giallo, azzurro, semplicemente seguendo il suo gusto.

Il giorno delle premiazioni, Alice non era a scuola. Stava facendo l’esame di guida. Ad un certo punto, un sms lapidario di Eleonora: “Hai vinto!”.

“Figurati, sarà uno scherzo”, pensò Alice. “No, hai vinto, vieni qui subito”.
A scuola la stavano aspettando Francesco Olivo e Angela Baldin (art director di OT) e, con loro, il tappeto disegnato da Alice, “in carne ed ossa” sarebbe da dire. L’emozione di quel momento la lasciò senza parole, ed è ancora vivissima nel ricordo.
Dopo l’estate, per cercare lavoro, Alice aveva quasi scartato l’idea di presentarsi in Olivo Group perché le pareva di fare la “raccomandata” (dobbiamo ricordarle che, in caso, sarebbe stata raccomandata da lei medesima e dal proprio lavoro?). Alla fine lo portò, il curriculum, e si aprì la strada immediata per un colloquio con Arianna e con Francesco Olivo. 
Da lì conosciamo la storia. Oggi Alice è stabile nell’ufficio stile, dove mette a frutto creatività e fantasia per disegnare tappeti sempre nuovi, con lo stesso entusiasmo del giorno del concorso vinto (e della patente conquistata). Se passare da foglio e matita a computer e software ha avuto un certo impatto iniziale, non sono svaniti i sogni e la gioia di creare: “Il momento più bello è quando da un dettaglio, un oggetto o un decoro del cliente, si deve ideare un intero tappeto”. Se avesse campo libero, per disegnare il proprio tappeto, si ispirerebbe ancora ad un artista, stavolta a Kandinsky, con i suoi soggetti astratti e le sfumature di colore. Oppure potrebbe rendere, tra trama e ordito, il suono scoppiettante di un fuoco vivace.

Pare che parte dell’ispirazione venga da un hobby singolare: Alice, con gli amici, ama provare ristoranti di nuova apertura, conoscere chef che se non sono stellati poco ci manca, per degustare delizie sempre nuove. Specialità da alternare, a bisogno, anche a fast food, purché tutto sia sotto il segno della varietà.

E le crostate? Le vengono commissionate dai colleghi, per eventi speciali. Ad esempio, se ne potrebbe pensare una per il prossimo giorno di sole! (Ogni promessa è debito, ricordati, Alice!)